| NEW YORK, 29 aprile 2007 - Chicago risponde a Detroit. Proprio come i Pistons, i Bulls eliminano con un cappotto una squadra della Florida, ma dal pedigree ben diverso. I campioni in carica, infatti, si fanno dominare dai giovani Bulls che vincono gara-4 a Miami 92-79, si aggiudicano con sorprendente facilità una serie che sulla carta sembrava decisamente difficile, e si guadagnano la sfida con Detroit. Una sfida davvero speciale per l’ex di turno Ben Wallace.
Con le spalle al muro i campioni in carica non hanno scelta e così provano subito ad attaccare a testa bassa. Palla dentro a Shaq e invenzioni di Dywane Wade, questa la ricetta di Pat Riley. I Bulls in attacco fanno fatica ma riescono comunque a rimanere aggrappati alla partita anche grazie ai regali di Miami che ancora una volta non riesce a convertire dalla lunetta (8/17 nel primo tempo). Male soprattutto il solito O’Neal (0/5). Ma Wade sembra ispirato e Alonzo Mourning regala otto buoni minuti (e 10 punti) a coach Riley. Chicago nel primo tempo tira decisamente male dal campo (35.6%) ma con i canestri di Ben Gordon non perde contatto dai campioni in carica, che invece nei primi due quarti mettono a referto statistiche di tutto rispetto (54% al tiro). Gli Heat così vanno al riposo avanti 48-44.
La ripresa si apre nel miglior modo possibile per i padroni di casa che con i canestri di Wade e Shaq vanno al +7 e provano a fare il vuoto. Chicago però non ci sta, si affida alla coppia "britannica" Luol Deng-Ben Gordon e mette a segno un parziale di 13-2 tornando davanti. Nell’ultimo quarto Miami prova a rimettersi in carreggiata ma i Bulls non hanno nessuna intenzione di collaborare. Chicago difende alla grande e non concede più nulla all’attacco di Miami che va così in confusione. Deng, Gordon e Nocioni, invece, mettono punti in cascina e con la pressione addosso per una stagione ormai agli sgoccioli anche Wade diventa umano. Il fenomeno di Miami, infatti, commette quattro costosissimi turnover negli ultimi minuti del match. Chicago non sbaglia più nulla. Addirittura Ben Wallace, tanto per confermare il momento magico dei Bulls, messo intenzionalmente in lunetta a causa delle sue disastrose percentuali in carriera (41.7%) realizza qualcosa come sette liberi consecutivi.
Pat Riley alza bandiera bianca e con grande classe regala la passerella a Wade e Shaq sostituendoli negli ultimi secondi. Il pubblico di Miami tributa loro una meritatissima standing ovation. Quest’anno gli Heat hanno deluso ma nessuno ha dimenticato la straordinaria cavalcata della scorsa stagione.
Miami: Wade 24 (8/20, 0/2), O’Neal 16. Rimbalzi: Posey 18, Haslem 10. Assist: Wade 10.
Chicago: Gordon 24 (3/9, 3/7), Deng 22. Rimbalzi: Deng 12, Wallace 11. Assist: Hinrich, Gordon 4.
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